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Mocio Rotante: Come Funzionano ed i Migliori del 2022

mocio rotante

Stai cercando informazioni riguardo il mocio rotante? Allora sei nel posto giusto!

Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori mocio rotanti del 2023, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

migliori mocio rotanti

Masthome

set mocio secchio
5/5

vileda turbo

vileda turbo rotante
3.5/5

leifheit

leifheit
3.4/5

Classifica migliori mocio rotanti

Di seguito invece trovi una lista completa di tutte i migliori mocio rotanti sul mercato:

Mocio rotante

Il mocio è un attrezzo utilissimo per pulire, spolverare, lavare e asciugare i pavimenti e le superfici in genere, che, nonostante i vari modelli in commercio, ha una struttura grossomodo simile e costituita da una testa con fiocco in tessuto (cotone, viscosa oppure microfibra), un bastone a cui si aggancia e un secchio fornito di sistema strizzante.

Dalle tipologie iniziali, comparse sul mercato circa 20 anni fa, attualmente sono disponibili molte varianti più ricche di prestazioni e quindi meglio accessoriate.

Tra questi il mocio rotante è senza dubbio uno di quelli maggiormente apprezzato dai consumatori, grazie alle sue performance di ultima generazione.

A seconda del materiale con cui è realizzata la superficie da pulire, bisogna utilizzare un dispositivo differente, specifico per quel determinato substrato.

I pavimenti delicati, come quelli in legno o marmo, richiedono un approccio più soft rispetto a superfici particolarmente resistenti, come le resine plastiche o le mattonelle trattate, dove è possibile procedere con operazioni anche mediamente aggressive (soprattutto correlate al tipo di sporco).

Il secchio svolge un ruolo di estrema rilevanza, dato che non serve soltanto per contenere acqua e detergente, ma anche per eliminare i liquidi in eccesso, attraverso il cestello strizzante.

Il sistema strizzante può essere automatizzato mediante un apposito pedale posto inferiormente, che velocizza notevolmente le operazioni.

Il rotomop (conosciuto anche come mocio rotante), non è altro che un attrezzo lavapavimenti, che si muove in autonomia e che elimina l’obbligo di dover strizzare a mano lo straccio.

Il suo meccanismo d’azione è molto semplice e prevede un perno alloggiato sulla base del ciuffo e che si attiva automaticamente nel momento in cui il bastone viene premuto.

Come conseguenza si attiva il meccanismo rotante e il mocio incomincia a girare su sé stesso a contatto con acqua e detersivo.

La finalità di tale movimento è quella di sviluppare una forza centrifuga in grado di eliminare dalle strisce di tessuto tutta l’acqua sporca accumulata.

mocio rotante con pedale

Il cestello di strizzaggio è fornito anch’esso di un perno che gli permette di ruotare a sua volta, per velocizzare le operazioni senza nessuna fatica da parte di chi lo sta utilizzando.

Alcuni modelli di ultima generazione sono accessoriati con un serbatoio attaccato all’asta, da cui fuoriesce il liquido nebulizzato, che sostituisce in tutto e per tutto il tradizionale secchio.

Infatti lo spray è diretto sulla testa del mocio, che viene pertanto umidificata senza bisogno di introdurla nel secchio, e può immediatamente incominciare a pulire le superfici.

Inoltre questi dispositivi consentono di modulare con precisione il quantitativo di detersivo sciolto nel liquido, adattandolo con esattezza alla quantità di sporcizia da eliminare.

La rotazione in questi casi è legata alle testine del mocio, che si muovono in sincronia, per aumentare l’estensione della superficie da pulire, ed eliminare velocemente e senza fatica qualsiasi genere di rifiuti.

Solitamente i dischi pulenti sono realizzati con strisce in microfibra, un materiale d’elezione per lavare e asciugare contemporaneamente i substrati anche più sporchi.

La microfibra infatti è prodotta con fibre sintetiche di poliamide ricoperte di micropori, dove, in seguito allo sfregamento, si creano delle forze di attrazione elettrostatica capaci di catturare le molecole di polvere e sporco, senza lasciarle più andare.

Pertanto i pavimenti rimangono perfettamente puliti già dopo un’unica passata, grazie alle operazioni di lavaggio e asciugatura derivanti dalle caratteristiche strutturali del materiale.

Rispetto ai modelli tradizionali con secchio, questi forniti di serbatoio-distributore a spray e di testine rotanti in microfibra si confermano validi supporti per velocizzare le pulizie di qualsiasi superficie.

Mocio rotante senza pedale

Il mocio rotante senza pedale è un modello di rotomop fornito di secchio contenitore con cestello strizzante, la cui attività è manuale e dipende unicamente dalla forza con cui il mocio viene premuto dentro ad esso.

Per avviare il meccanismo rotatorio è sufficiente sollevare e abbassare il bastone nel cestello che, senza nessuno sforzo, incomincia a ruotare generando la forza centrifuga necessaria per eliminare acqua in eccesso dalle frange del fiocco.

L’efficienza di questi modelli privi di pedale è esattamente paragonabile a quella dei tipi con pedale, l’unica differenza si collega al metodo di strizzaggio.

Il cestello, in questi modelli, è fissato ancora meglio ai bordi del secchio, dato che il suo funzionamento deriva dalla forza con cui il mocio viene premuto sulla sua base.

Di solito è presente un bordo anti-schizzi di forma arrotondata, che segue il perimetro del secchio e che si solleva di qualche centimetro rispetto al contorno.

La mancanza di pedale, infatti, prevede un differente intervento di strizzatura delle frange, che perdono l’acqua in eccesso venendo a diretto contatto con i fori laterali e inferiori del contenitore.

Si tratta comunque di una piccola variante, che non influisce per nulla sul funzionamento dell’utensile.

mocio rotante a pedale

Mocio rotante con pedale

Il mocio rotante con pedale è fornito di un sistema di strizzaggio che sfrutta la forza centrifuga generata appunto dalla pressione sul pedale disposto nel lato inferiore del secchio.

In questi modelli il cestello si mette in movimento nel momento stesso in cui l’operatore preme il pedale e quindi da l’input perché incominci la rotazione del cestello.

Rispetto ai mocio senza pedale, questi sono in grado di velocizzare ulteriormente le operazioni, dato che un simile meccanismo accorcia i tempi di esecuzione.

La maggior parte dei rotomop è fornito di secchio con pedale, soprattutto per evitare all’operatore di venire a contatto con l’acqua sporca, che si elimina in maniera automatica grazie alla rotazione del cestello.

Il secchio rotante che strizza il fiocco può essere realizzato in metallo (di solito acciaio inox) oppure in PVC: in entrambi i casi si tratta di materiali resistenti e leggeri, che garantiscono ottime prestazioni igieniche e una notevole longevità.

La differenza tra i due tipi di materia prima è soltanto il tipo di contatto con la testa del mocio, dato che il metallo è senza dubbio più idrorepellente del PVC.

La presenza del pedale di avviamento migliora inoltre anche la qualità della centrifuga, che risulta più efficace e maggiormente rapida, ottimizzando quindi i tempi dedicati alle pulizie.

Mocio elettrico rotante

Il mocio elettrico è la naturale evoluzione del tradizionale mocio rotante, con l’aggiunta di un meccanismo di gestione automatica della pulizia di pavimenti e superfici.

Il materiale del fiocco è quasi sempre microfibra, sia per le prestazioni migliori che è in grado di offrire, sia per la maggiore rapidità con cui si asciuga, poiché sfrutta le sue proprietà elettrostatiche.

Di norma la testa dei rotomop elettrici è rotonda e sono presenti due o tre testine rotanti che funzionano in maniera sinergica, per aumentare l’ampiezza della superficie da pulire.

Dato che è indispensabile una fonte di alimentazione per consentire al mocio di lavorare, sono stati progettate due soluzioni: rotomop con cavo elettrico oppure cordless e forniti di batteria.

Nel primo caso è necessario collegare il filo con una presa di corrente prima di avviare il meccanismo, mantenendo il collegamento sempre attivo per tutta la durata delle operazioni.

Chi si orienta per questi modelli deve scegliere quelli con cavi lunghi almeno 8 metri, che permettono un’adeguata libertà d’azione.

I mocio con batteria possono essere utilizzati senza nessuna limitazione, sia all’interno che all’esterno delle abitazioni, con l’unico accorgimento di controllare la durata dell’autonomia di carica, per evitare di dover interrompere le pulizie in corso.

I modelli di rotomop elettrici con batteria sono più pesanti rispetto a quelli con cavo elettrico e quindi tale caratteristica deve essere valutata in sede d’acquisto.

Il mocio rotante elettrico può essere considerato come un vero e proprio elettrodomestico lavapavimenti, più leggero e maneggevole rispetto alle scope elettriche, e anche meno costoso.

Le sue prestazioni sono comunque ottime, poiché è in grado di offrire la possibilità di spolverare, lavare e asciugare le superfici, analogamente a quanto fa un apparecchio aspirapolvere (che non sempre è anche lavapavimenti).

Il mocio elettrico è fornito di un serbatoio che può essere semplice (soltanto per acqua) oppure doppio (per acqua e detersivo), di uno o più testine rotanti, di un bastone e di uno o più fiocchi in microfibra.

Una volta acceso, l’apparecchio incomincia subito a funzionare tramite attivazione della rotazione delle testine, a cui si associa l’emissione del liquido pulente.

Questa soluzione acquosa, di solito contenente un’adeguata concentrazione di detersivo, può essere emessa in forma nebulizzata e colpire direttamente le testine rotanti con dosaggi impostati dall’operatore.

In presenza di sporcizia particolarmente abbondante oppure difficilmente eliminabile, in molti modelli di fascia medio-alta è disponibile l’opzione “strong” che consente di modulare il quantitativo di soluzione emessa.

mocio rotante prezzo

Quando invece lo sporco è limitato è consigliabile utilizzare la modalità “eco”, che consente di risparmiare energia elettrica e di sfruttare una minore velocità di rotazione.

I rotomop elettrici devono essere scelti tenendo conto di alcuni requisiti, che sono:

  • tipo di alimentazione (con cavo elettrico oppure con batteria);
  • durata dell’autonomia per i modelli cordless;
  • tipologia del materiale delle testine rotanti (preferibilmente microfibra);
  • struttura del fiocco (preferibilmente con multe strisce di tessuto);
  • materiali costitutivi (acciaio inox meglio del PVC);
  • capienza del secchio (mai inferiore a 10 litri);
  • struttura del cestello strizzante (preferibilmente con fori allungati);
  • presenza del pedale;
  • potenza della forza centrifuga prodotta;
  • tipo di bastone (preferibilmente telescopico);
  • leggerezza e maneggevolezza;
  • dimensioni della base pulente;
  • impugnatura (meglio se ergonomica);
  • potenza e classe energetica;
  • accessori in dotazione;
  • prestazioni opzionali come la modalità nebulizzante.

I motori elettrici dei rotomop più funzionali sono dotati di indicatori luminosi a LED, in grado di indicare il livello dell’acqua contenuta nel serbatoio, lo stato di carica della batteria (per i modelli cordless), la possibilità di asciugare le superfici.

È possibile completare la struttura di questi mocio rotanti elettrici con l’aggiunta di spazzole, montabili soltanto su alcuni modelli, il cui impiego si rivela utilissimo per pulire superfici morbide, come tappeti, moquette o tappezzeria in genere.

Doppio mocio rotante

Il doppio mocio rotante è un modello professionale di rotomop, indicato per la pulizia di superfici ampie e particolarmente sporche.

Il principale vantaggio offerto da simili modelli è collegato alla resa qualitativa della pulizia che, essendo realizzata con due (o più) testine rotanti, assicura l’eliminazione di qualsiasi alone o traccia che potrebbe rimanere sul pavimento come residuo della prima passata.

L’associazione tra le strisce in microfibra (eccellenti per asportare particelle di minime dimensioni) e la rotazione (che pulisce in maniera omogenea) crea un binomio perfetto per la pulizia di ogni substrato, anche delicato come legno e marmo.

Aumentando la superficie da detergere, le operazioni di pulizia vengono notevolmente velocizzate e di conseguenza è possibile risparmiare tempo e fatica, dato che questi rotomop sono particolarmente leggeri e maneggevoli.

La presenza di due testine offre anche l’opportunità di raggiungere gli angoli più difficili, il filo-parete e le zone sotto a mobili bassi (come letti, divani e poltrone).

La sporcizia viene risucchiata nello spazio tra i due supporti rotanti e rimane aderente alle strisce grazie alle forza di attrazione elettrostatica generate dalla microfibra.

Inoltre il movimento di rotazione svolge l’indispensabile funzione di radunare i rifiuti in uno spazio ben definito, eliminando il rischio di dispersione, molto frequente con l’uso di stracci e strofinacci.

È proprio grazie all’attività sinergica delle due testine rotanti che le superfici vengono pulite in maniera perfetta, anche quando lo sporco è particolarmente leggero e volatile (come le polveri sottili, i pollini e gli allergeni) e quindi volatile, mostrando la tendenza a sollevarsi per poi ricadere in un’altra zona.

Per tutte ragioni, il doppio mocio rotante viene considerato un top di serie, che molte aziende stanno diffondendo sempre maggiormente sul mercato.

Mocio rotante con centrifuga

Il mocio rotante con centrifuga offre prestazioni più perfezionate in quanto il sistema di strizzaggio sfrutta la forza fisica prodotta dalla veloce rotazione del cestello: questo meccanismo può essere innescato con un pedale posto esternamente al secchio, e che evita il contatto diretto dell’operatore con i liquidi di rifiuto.

Nei modelli senza pedale invece la centrifuga viene azionata dalla spinta impressa dal mocio sul cestello, che incomincia a ruotare immediatamente.

Con entrambe le modalità si verifica la strizzatura delle strisce in microfibra e il rotomop è nuovamente disponibile per essere utilizzato sulla superficie da pulire.

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Come si sostituisce ricambio mocio rotante

Il fiocco del mocio rotante è formato da un numero variabile di strisce di tessuto (cotone, viscosa o microfibra), che dopo una certa quantità di utilizzi, tende a deteriorarsi a causa dell’usura.

La microfibra ha una durata superiore a quella dei tessuti naturali poiché è realizzata con fibre sintetiche in poliammide.

A seconda dei differenti modelli di mocio, è possibile sganciare il fiocco dalla pinza che lo collega alla testa rotante, per sostituirlo con un nuovo ricambio.

È sempre necessario servirsi dei ricambi originali, che garantiscono un perfetto inserimento sulla base e che evitano inconvenienti durante le operazioni di pulizia; per la sostituzione è indispensabile seguire le istruzioni indicate dal produttore.

Come cambiare il mocio rotante

Le tempistiche previste per il cambio del mocio rotante sono leggermente più brevi rispetto a quelle dei modelli tradizionali, poiché il meccanismo di rotazione provoca una maggiore usura, dovuta alla forza di attrito con il pavimento.

Di solito è necessario sganciare il ciuffo di strisce dal suo alloggiamento sulla testa rotante, sbloccando inizialmente i sistemi di sicurezza (a gancio, a vite o a baionetta) per poi sfilarlo dalla struttura.

Al momento di montare il nuovo fiocco, bisogna prima tirarlo leggermente poiché il tessuto potrebbe essere troppo compatto, soprattutto in caso di microfibra che deve consentire la penetrazione di aria tra le strisce di poliammide per consentire ai micropori di assumere una disposizione normale.

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