Stai cercando la lucidatrice ideale per il tuo parquet? Allora sei nel posto giusto!
In commercio esistono diversi modelli per questo tipo di elettrodomestico, di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori lucidatrici per parquet del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutte le migliori lucidatrici per parquet presenti sul mercato:
Tra i vari apparecchi utilizzabili per le faccende domestiche, la lucidatrice è senza dubbio un supporto davvero utile, un quanto consente di ottenere risultati ottimali velocizzando moltissimo i tempi.
Si tratta infatti di strumenti elettrici oppure a batteria che si rivelano ben più efficienti rispetto ai metodi manuali di pulitura e che, oltre a lucidare le superfici eliminano anche la polvere e contribuiscono a minimizzare i successivi interventi per la loro manutenzione.
In commercio sono attualmente disponibili molti modelli di questi elettrodomestici, alcuni dotati soltanto di funzioni essenziali (e quindi con un costo contenuto) e altri multi-uso e forniti dunque di prestazioni accessorie, come l’inceratura e la spellatura superficiale dei pavimenti.
Le diverse opzioni devono ovviamente essere collegate al tipo di substrato che si deve trattare, in quanto ci sono pavimenti delicati (come parquet, marmo e cotto) che richiedono un’azione meno aggressiva e altri invece (come ceramica, gres porcellanato e resine plastiche) che sopportano interventi più strong.
In alcuni casi la lucidatrice è in grado anche di lavare le superfici poiché sfrutta un meccanismo di emissione di acqua nebulizzata che svolge egregiamente il suo compito, e che si associa alla funzione lucidante.
Ideali per case ampie, dove le operazioni di pulizia richiedono parecchio tempo, simili apparecchi sono perfetti anche per abitazioni di piccole dimensioni, in cui la priorità diventa quella di arrivare a lucidare anche gli angoli più inaccessibili.
L’accumulo della polvere sui pavimenti, oltre a creare problemi igienici, tendono a opacizzare le superfici, rendendole opache e usurate: con una passata di lucidatrice è possibile fare in modo che essi riacquistino l’originaria brillantezza, ritornando come nuovi.
Spesso diventa necessario uniformare le superfici che, in seguito a un prolungato e frequente calpestio, si presentano usurate e disomogenee: anche in simili situazioni il supporto della lucidatrice è fondamentale.
I pavimenti in parquet da sempre sono apprezzati dai consumatori per eleganza, calore e versatilità, caratteristiche derivanti dal fatto che il legno è un materiale naturale.
Tuttavia, proprio a causa della sua struttura naturale, esso presenta fessure, venature e nodi che fungono da ricettacoli per polvere e sporcizia.
Bello, raffinato, accogliente, compatto e durevole, un pavimento di legno è dotato di un indiscutibile fascino, ma anche di una notevole instabilità, derivante proprio dalla sua struttura naturale.
I tradizionali substrati in massello, che sono anche i più eleganti, col tempo tendono a deformarsi leggermente, dilatandosi a causa di umidità e variazioni termiche.
I requisiti di simili pavimentazioni dipendono, oltre che dalla qualità dell’essenza legnosa scelta, anche dal lavoro della messa in posa, dalla levigatura e da eventuali trattamenti.
Oltre che all’estetica bisogna fare attenzione anche alla funzionalità di un pavimento del genere, avendo cura di eseguire una corretta manutenzione con strumenti adeguati.
I legni maggiormente utilizzati nella realizzazione di parquet sono quelli con tonalità chiare, come faggio, frassino, betulla e latice, mentre soltanto in alcuni contesti abitativi vengono privilegiati materiali con cromie più scure, soprattutto quercia, rovere, noce e teak.
Ultimamente gli interior designer sembrano prediligere legni con sfumature rossicce, come ciliegio, abete, acacia e merbau.
Tra le varie opzioni, il legno che trova maggiore impiego è senza dubbio il rovere che garantisce una robustezza senza paragoni, oltre a un aspetto estetico particolarmente gradevole e adattabile co facilità a qualsiasi stile di arredamento e a qualsiasi planimetria degli ambienti.
Il parquet non è certo un pavimento che può essere trascurato, ma al contrario richiede un’attenta manutenzione per mantenerlo lungamente nelle migliori condizioni estetiche.
Per raggiungere questo scopo è necessario utilizzare strumenti adeguati, come ad esempio una lucidatrice per parquet che, pur essendo sostanzialmente simile a quelle tradizionali, deve comunque possedere alcuni specifici requisiti.
Pavimenti del genere infatti non possono essere trattati con metodi troppo invasivi, dato che gli strati superficiali del legno tendono normalmente a sfaldarsi e quindi potrebbero rovinarsi se sfregati con dispositivi inadeguati.
Inoltre bisogna fare in modo di eliminare la polvere e lo sporco accumulato nelle crepe e tra le venature del legno, in quanto la sua permanenza potrebbe contribuire ad allargare i piccoli spazi vuoti.
La presenza di nodi, che caratterizzano quasi tutti i parquet in massello, deve venire rispettata, tenendo conto che spesso essi sporgono leggermente dal piano di calpestio.
Una perfetta lucidatura presuppone infine anche una levigatura molto superficiale, finalizzata soltanto a ripristinare le normali caratteristiche estetiche del materiale, ma non a abbassare il suo spessore.
Di solito le lucidatrici per parquet sono fornite di motore a doppia condensazione, in grado di conferire alle spazzole una forza non eccessiva, per evitare sfregamenti troppo aggressivi sulla superficie.
Un meccanismo con doppio condensatore inoltre consente di regolare la velocità di rotazione delle spazzole, adattandola alle singole esigenze e soprattutto allo strato superficiale del parquet.
In commercio sono disponibili parquet lucidati a olio oppure a lacca, due materiali che prevedono una manutenzione differente: infatti nel primo caso il dispositivo operante deve essere più delicato (in quanto l’olio non protegge al 100% l’essenza legnosa, ma la rende impermeabile allo sporco) mentre nel secondo caso, le operazioni possono essere più intense (dato che la lacca forma un sottile strato protettivo).
Le lucidatrici a condensatore unico sono più leggere e maneggevoli, ma offrono prestazioni leggermente meno specifiche, pur essendo comunque validi supporti per operazioni frequenti.
La componentistica meccanica deve rimanere ben chiusa all’interno del vano motore per evitare che polvere e detriti sollevati dal parquet possono ridistribuirsi sulla sua superficie: pertanto questo tipo di apparecchi prevedono la presenza di un involucro esterno sigillato con finiture in acciaio inox.
Per limitare l’impatto con forti sbalzi di temperatura, responsabili di fenomeni di dilatazione del legno, queste lucidatrici sono dotate di uno specifico protettore termico, in grado di prevenire eventuali fenomeni di surriscaldamento.
Come gli aspirapolvere e i lavapavimenti, anche le lucidatrici sono accessoriate con un potente sistema filtrante, formato da un doppio filtro: quello interno in tessuto (HEPA) e quello esterno rigido e protettivo.
Nel momento in cui l’apparecchio passa sul pavimento, la funzione lucidante avviene insieme a quella aspirante e quindi il materiale asportato deve essere filtrato per non ritornare nell’ambiente.
Grazie alle eccellenti prestazioni della tecnologia HEPA, un simile meccanismo garantisce l’eliminazione di particelle anche piccolissime, come microrganismi, peli di animali, allergeni e spore fungine.
Il contenitore rigido esterno del filtro in tessuto lo mantiene sempre in perfetta operatività, assicurandone la massima superficie funzionante.
Il meccanismo d’azione della trasmissione delle lucidatrici per parquet si basa su un principio analogo a quello dei comuni tagliaerba, poiché spingendo in avanti l’apparecchio è possibile sviluppare la potenza utile per il suo funzionamento.
I più moderni prodotti attualmente disponibili sono inoltre equipaggiati con un sistema di guida avanzato, che può essere graduato a seconda delle singole esigenze.
Sui pavimenti in parquet è sempre consigliabile non superare il livello 3 (di solito sono presenti 5 livelli), per evitare dannose aggressioni al substrato.
La trasmissione sfrutta un elevato numero di giri al minuto, che aumenta progressivamente dal momento dell’accensione, per poi decrescere allo spegnimento.
La maggior parte delle lucidatrici da parquet sono alimentate con cavo elettrico, la cui lunghezza è compresa tra 5 e 20 metri.
Questo meccanismo con filo consente di utilizzare l’apparecchio continuativamente, senza interruzioni relative all’autonomia.
Sui pavimenti di legno è sempre preferibile operare in maniera costante, mantenendo una velocità regolare, per evitare stress meccanici al parquet.
Alcuni modelli sono cordless e sfruttano pertanto le prestazioni di batterie alle celle di litio: si tratta di dispositivi che garantiscono un’autonomia di 35-40 minuti al massimo, dopo di che devono essere collegati alla corrente mediante un’apposita base di ricarica.
Queste tipologie sono più pesanti di quelle con cavo, ma offrono una maggiore libertà d’azione e sono indicate soprattutto per un impiego outdoor.
Di solito è consigliabile orientarsi verso lucidatrici per parquet con cavo lungo almeno 10 metri e fornite dell’avvolgicavo, un supporto utilissimo che permette di sganciare il filo soltanto al momento del bisogno, senza avere possibili intralci operativi.
La potenza di una lucidatrice per parquet non deve essere troppo elevata, sempre per garantire un approccio graduale e non invasivo alla superficie da pulire.
Generalmente il valore standard non dovrebbe superare 1 CV, che può essere anche minore in caso di pavimenti datati e quindi particolarmente rovinati.
Un motore troppo potente genera una rotazione delle spazzole molto veloce e di conseguenza un notevole sfregamento sul legno, con eventuale asportazione delle particelle più superficiali.
Pertanto è preferibile optare per apparecchi non troppo potenti, tenendo conto che le loro prestazioni non dipendono soltanto dalla forza con cui le spazzole si muovono, ma anche al tipo di rotazione, che dovrebbe essere alternata.
Peso, dimensioni e design sono le caratteristiche che condizionano la manovrabilità della lucidatrice per parquet, che di solito è piuttosto leggera (da 5 a 15 chili).
Il peso è il fattore che incide maggiormente sulla maneggevolezza dell’apparecchio che dovrebbe essere spostato con facilità, senza creare tensioni ponderali sulla superficie da trattare.
L’impugnatura superiore, che dovrebbe essere ergonomica, è progettata per rendere agevole l’impiego dell’elettrodomestico, e per facilitare i suoi spostamenti.
Il materiale preferito è la plastica siliconata e sagomata.
Nella manovrabilità è compreso anche il posizionamento dei comandi, che dovrebbero essere facilmente accessibili dalla mano che guida l’apparecchio.
Ogni modello di lucidatrice per parquet è dotato di un kit di accessori in dotazione, comprendente una o più spazzole di ricambio e tamponi in microfibra, perfetti per pavimenti delicati come parquet e marmo.
Le setole delle spazzole sono morbide e con la punta arrotondata, per scongiurare il rischio di creare delle striature sul legno che, essendo un materiale piuttosto morbido, potrebbe rovinarsi in maniera irreversibile.
È sempre consigliabile scegliere modelli di lucidatrici fornite di un kit di accessori completo, dato che spesso è necessario sostituire le spazzole con i rulli in microfibra.
Operazioni di lucidatura complete e performanti prevedono infatti l’impiego sia di spazzole che di tamponi in tessuto.
Le lucidatrici per parquet hanno di solito una velocità compresa tra 1200 e 1500 giri, che viene considerata un ottimo compromesso tra funzionalità e rispetto delle caratteristiche del legno.
Simili elettrodomestici, che sono forniti di rulli lucidanti in tessuto di dimensioni di 30 centimetri (è la misura standard, ma può essere aumentata oppure diminuita), prevedono una velocità di 1300 giri.
Infatti è necessario che il tessuto rimanga a contatto col legno per lucidarlo esattamente come si farebbe manualmente e quindi senza fretta.
Viene comunque offerta l’opportunità di cambiare gli accessori lucidanti a seconda del tipo di prestazione che deve essere eseguita: inizialmente si usano spazzole a setole morbide e per rifinire l’operazione vengono impiegati i rulli in microfibra.
Panni di 30 centimetri bastano e avanzano per completare la lucidatura del parquet.
Il parquet per sua natura tende a rovinarsi nel tempo, soprattutto se non è stato preventivamente trattato con prodotti protettivi.
I problemi principali che possono derivare sono:
Un parquet rovinato richiede una manutenzione più attenta e specifica, con dispositivi delicati e per nulla aggressivi.
Per far ritornare il legno al suo primitivo splendore è quindi necessario usare la lucidatrice a velocità variabile, incominciando con 1500 giri e poi diminuendo fino a 1000 giri.
Dapprima infatti bisogna asportare le particelle ormai secche del legno oppure quelle già parzialmente distaccate dal substrato.
A questo scopo è opportuno servirsi delle spazzole a setole morbide che esercitano una leggera pressione sulla superficie per asportare il materiale deteriorato.
Dopo questa prima operazione si può procedere con la vera e propria levigatura, da effettuare con i tamponi in microfibra a velocità di 12000 giri, per consentire che essi rimangano più a lungo a contatto con il parquet.
Lucidare il legno significa da un lato eliminare graffi e imperfezioni e d’altro lato rimuovere lo strato superficiale del parquet, asportandone ogni residuo.
Il risultato finale è particolarmente vantaggioso perché la superficie ritorna completamente piatta e regolare e il suo aspetto è brillante e privo di qualsiasi anomalia estetica.
In commercio esistono speciali prodotti per ristrutturare parquet danneggiati, il cui impiego può completare in maniera perfetta l’opera della lucidatrice.
Un buon prodotto per lucidare i pavimenti in parquet non dovrebbe mai costare meno di 150 euro, tenendo conto che il rapporto qualità/prezzo rimane il requisito più utile da valutare prima di un acquisto.
Il parquet è comunque un substrato delicato che pertanto deve venire trattato in maniera adeguata e selettiva.
Pertanto è consigliabile optare per modelli da 200-250 euro che, a fronte di un esborso iniziale un po’ superiore, offrono prestazioni migliori, la disponibilità di pezzi di ricambio originali e un’ottima assistenza
In rete sono presenti portali specializzati nella vendita di simili elettrodomestici, presso cui è possibile visionare un’ampia gamma di proposte, spesso disponibili a prezzi estremamente convenienti, che consentono di risparmiare fino al 30-40% sul prezzo di listino.
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