Vuoi sapere tutto sui lavatappeti professionali e trovare il modello perfetto per te? Allora sei nel posto giusto!
In commercio esistono diversi modelli per questo tipo di elettrodomestico, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori lavatappeti professionali del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori lavatappeti professionali presenti sul mercato:
Per tenere puliti e igienizzati tappeti e moquette e poter vivere in un ambiente più confortevole e sano, è consigliabile utilizzare lavatappeti professionali, in grado di offrire le migliori garanzie funzionali.
Come è noto i tappeti, che rappresentano un raffinato complemento d’arredo, si sporcano molto facilmente poiché polvere e detriti tendono ad accumularsi sul fondo della loro struttura soprattutto quando lo spessore è notevole.
Di solito essi sono soggetti a continuo calpestio da parte di calzature provenienti dall’esterno e quindi responsabili di trasportare polvere e sporcizia di ogni genere.
Chi vive con animali domestici conosce bene la loro tendenza a dormire e strofinarsi sui tappeti, che si trasformano così in ricettacoli di peli e prodotti organici.
Spesso i bambini amano giocare sui tappeti, che se non sono perfettamente puliti possono trasmettere loro germi e microrganismi patogeni annidati nella trama del tessuto.
Per tutti questi motivi è opportuno detergere periodicamente tappeti e moquette servendosi di attrezzature adeguate, come i battitappeti professionali; infatti semplici interventi di aspirazione non sono sufficienti a eliminare in profondità la sporcizia che si accumula su simili superfici.
I tappeti rappresentano una vera e propria calamita per la polvere, che viene attratta dalle forze elettrostatiche provocate dallo sfregamento continuo con scarpe e oggetti di vario genere.
I più innovativi modelli di questi elettrodomestici garantiscono non soltanto di pulire i tessuti ma anche di igienizzarli e di conferire loro caratteristiche di colore, brillantezza e consistenza come se fossero nuovi.
I tappeti sono tanto belli esteticamente quanto poco maneggevoli, perché pesanti, di ampie dimensioni e quindi scomodi da spostare.
Pertanto riuscire a pulirli a fondo non è assolutamente un’operazione semplice, così come non è sufficiente sbatterli con attrezzi manuali.
I lavatappeti professionali sono apparecchi progettati appositamente per consentire un’igiene profonda e una completa eliminazione di germi infettanti e di allergeni che potrebbero scatenare episodi di allergia respiratoria.
I modelli professionali sono generalmente alimentati con cavo elettrico, poiché la loro potenza aspirante è piuttosto elevata così come la pressione con cui viene emesso il vapore.
Sfruttando temperature molto elevate, queste versioni di battitappeto riescono a svolgere funzioni battericide e batteriostatiche, evitando l’impiego di prodotti chimici che potrebbero rimanere attaccati alle fibre del tessuto.
Il loro funzionamento prevede di riempire il serbatoio per l’acqua e di aspettare che venga raggiunta la temperatura imposta, dopodiché l’apparecchio è pronto per essere passato sui tappeti e incominciare a funzionare.
L’acqua sporca viene aspirata e convogliata nel suo apposito serbatoio, dopo avere deterso perfettamente il tappeto.
I modelli professionali sono quasi tutti a vapore, per cui il getto di acqua nebulizzata non richiede l’aggiunta di detersivi ma utilizza soltanto il potere igienizzante delle alte temperature.
Apparecchi del genere sono dotati di un serbatoio piuttosto capiente, che di solito ha dimensioni comprese tra 800 e 1550 millilitri, anche se alcuni tipi arrivano fino a 2000-2500 millilitri.
Tuttavia, per non appesantire troppo l’apparecchio e per ottenere un migliore compromesso tra capacità e leggerezza, è sempre consigliabile orientarsi verso serbatoi di 1000-1500 millilitri.
La regolazione del vapore, che viene emesso dalla bocchetta distributrice, costituisce una funzione molto importante poiché consente di modulare il getto nebulizzante a seconda dell’intensità della sporcizia.
Se il tappeto presenta macchie di grasso oppure incrostazioni di sporco secco difficilmente eliminabili, è necessario orientare il getto di vapore azionando lo spruzzo anche più volte sul punto interessato, per poi passare normalmente il lavatappeti.
La regolazione del getto è molto utile non soltanto per aumentare la potenza detergente, ma anche per calibrarla in rapporto al tipo di tessuto, soprattutto se si tratta di un filato delicato e facilmente deteriorabile.
Grazie all’impiego delle bocchette a lancia, questi apparecchi possono smacchiare zone particolarmente sporche, eliminando qualsiasi tipo di sporcizia sia solida che liquida.
Di solito, dapprima viene utilizzato l’erogatore orientabile che dirige il getto di vapore su una determinata zona; dopo averlo lasciato agire per alcuni secondi, entrano in azione le spazzole, che ruotando alternativamente in senso orario e antiorario, asportano completamente lo sporco.
Le tipologie multifunzione sono lavatappeti che un unico apparecchio garantiscono lavaggio, igienizzazione e asciugatura di tappeti e moquette, rendendoli come nuovi.
Per ottenere le migliori prestazioni funzionali, è necessario controllare regolarmente l’operatività dei filtri, che spesso si ostruiscono con peli, capelli e detriti grossolani.
Per garantire un’ottima efficacia di aspirazione e quindi di pulizia dei tessuti, è consigliabile effettuare una pulizia del sistema filtrante almeno ogni due mesi o comunque in rapporto alla frequenza di utilizzo.
Apparecchi del genere possono essere utilizzati efficacemente anche su tappezzerie di divani e poltrone e su qualsiasi imbottitura, a patto di sostituire gli accessori utilizzando ad esempio le bocchette a lancia piatta che concentrano il potere pulente su una superficie piuttosto ristretta.
Di solito il serbatoio dell’acqua, che è rimovibile, può essere riempito e svuotato con facilità, mediante un semplice click che controlla l’apertura del coperchio sigillante.
Il materiale costitutivo è quasi sempre plastica rigida trasparente, che permette di visualizzare in tempo reale il volume di acqua disponibile per essere vaporizzata, in ogni caso, una spia luminosa a led segnala la necessità di riempire il serbatoio per evitare di interrompere le operazioni di pulizia quando il volume d’acqua è insufficiente.
Uno degli accessori più importanti di questi elettrodomestici è senza dubbio la spazzola rotante, che a seconda del tipo di setole può agire selettivamente sui vari tipi di tessuto.
Le setole, che sono sempre prodotte con materiali sintetici, soprattutto poliammide e nylon, possono essere rigide, morbide o medie.
La tipologia rigida è indicata per pulire tappeti con trama rasa e appiattita, dove cioè non è necessario penetrare in profondità poiché il loro spessore è minimo; le setole morbide sono invece perfette per pulire tappeti con un notevole spessore e costituiti da ciuffi di lana o di altri materiali tessili che fungono da ricettacolo per polvere e sporcizia.
In simili condizioni, le operazioni non devono essere aggressive ma rispettare i requisiti delle fibre tessili.
La maggior parte dei tappeti, che ha una struttura intermedia tra questi due, richiede setole di media durezza, che sono quelle offerte in dotazione in quasi tutti i modelli di battitappeto.
Il criterio per decidere quale sia la spazzola più indicata per una determinata superficie è valutare la sua velocità di movimento, infatti quando la spazzola incontra ostacoli o difficoltà nell’eseguire il proprio compito, incomincia a ruotare con una velocità progressivamente decrescente, indicando che bisogna intervenire sostituendola con un altro dispositivo.
I modelli di lavatappeto professionale di ultima generazione sono forniti di indicatori luminosi che si accendono a intermittenza nel momento in cui la funzione dell’apparecchio non è ottimale.
In simili condizioni è necessario spegnere tutto e provvedere alla sostituzione delle spazzole oppure al riempimento del serbatoio d’acqua.
I tipi di alimentazione di questi elettrodomestici possono essere con cavo o a batteria, nel primo caso l’apparecchio è collegato a una presa di corrente mediante un filo che può avere una lunghezza fino a 8 metri, mentre nel secondo caso il funzionamento è garantito da una batteria agli ioni di litio con autonomia non superiore ai 45 minuti.
La scelta tra uno dei due modelli dipende sostanzialmente dalle esigenze dell’operatore, che nel primo caso può sfruttare una fornitura continuativa di energia ma non un’ampia libertà di movimento, mentre nel secondo caso può utilizzare viceversa una scarsa autonomia ma un’illimitata libertà d’azione.
Prima di incominciare a lavare il tappeto, esistono alcune operazioni preliminari che non possono essere tralasciate, come ad esempio girare il tappeto per aspirare tutta la porzione sottostante; un semplice aspirapolvere in queste fasi preparative può essere sufficiente.
Attivando una comune funzione turbo infatti, qualsiasi tappeto potrà essere aspirato in maniera grossolana ma necessaria per essere pronto alla successiva pulizia vera e propria.
Non bisogna dimenticare di aspirare anche l’intera area di pavimento che si trova sotto al tappeto sollevato, altrimenti qualsiasi lavaggio verrà vanificato da un appoggio su una superficie non igienizzata.
Ci si può anche avvalere di un modello basic di scopa al silicone, facilmente reperibile in commercio, per procedere a una o più passate sul tappeto prima di mettere in azione il lavatappeti: questo passaggio può essere saltato in condizioni normali, ma si rivela fondamentale se l’abitazione è situata in zone geografiche dall’alto indice di inquinamento (aria ricca di smog e polveri).
I lavatappeti a vapore sono elettrodomestici che sfruttano il potere igienizzante del vapore acqueo ad alta temperatura, che evita l’aggiunta di detersivi di sintesi; infatti, simili apparecchiature utilizzano i requisiti del vapore per disinfettare qualsiasi superficie tessile, senza rovinarla.
Sotto al getto di vapore spesso è presente un tampone in microfibra che serve sia per intrappolare lo sporco che per evitare un contatto diretto troppo aggressivo con il tessuto.
In questo modo il lavatappeti professionale a vapore è in grado di calibrare perfettamente il quantitativo di acqua nebulizzata emessa e nello stesso tempo di eliminare eventuali accumuli di umidità, che potrebbero generare condensa a contatto con il pavimento.
All’interno del serbatoio che si trova nel vano motore dell’apparecchio, è presente un meccanismo riscaldante che raggiunge in pochi secondi oltre 120 gradi centigradi.
È proprio a questo livello termico che il vapore sfrutta le sue capacità sanificanti, svolgendo un’efficace azione battericida nei confronti del 99,99% di microrganismi, allergeni e germi patogeni.
Una volta trattati con simili elettrodomestici professionali, i tappeti non creano più nessun problema neanche a soggetti allergici, che potrebbero inalare pollini, peli di animali o frammenti di spore fungine annidati tra le fibre dei tessuti.
Questo problema non si riferisce soltanto ai tappeti ma anche alla tappezzeria di poltrone e divani, che può essere pulita con altrettanta efficacia sempre da parte di lavatappeti professionali.
È sufficiente infatti sostituire gli accessori montando le bocchette a lancia appiattita capaci di direzionare il getto di vapore su superfici più limitate.
La pulizia a vapore garantisce un’igiene impareggiabile poiché le elevate temperature uccidono tutti i germi eliminandoli in maniera definitiva.
Il funzionamento dei lavatappeti professionali a vapore prevede il riscaldamento dell’acqua all’interno del serbatoio, la sua erogazione mediante il dispositivo distributore e l’asciugatura tramite la rotazione di un rullo in microfibra, che in soli 10 secondi riesce a eliminare eventuali tracce di umidità rimaste sul tappeto.
La presenza di questo panno in microfibra serve non soltanto per asciugare ma anche per evitare il contatto diretto del vapore con le fibre del tessuto e per attrarre eventuali residui di sporcizia e polvere rimasti depositati sul fondo.
Questo panno caldo intriso di vapore associato allo spruzzo orientato di acqua nebulizzata, riesce a eliminare macchie, aloni e depositi di sporcizia anche grazie alla rotazione delle spazzole snodate ultraleggere.
Lavare con il vapore viene considerato universalmente il metodo più efficace e meno invasivo per detergere superfici sia rigide (come i pavimenti) che morbide (come moquette e tappeti).
Il principale requisito di questa procedura consiste nella sua elevata versatilità, infatti il vapore rappresenta il mezzo ideale anche per operare su superfici difficilmente trattabili.
Sparare il vapore nebulizzato sul tappeto e poterlo aspirare in tempo reale consente di intrappolare la maggior parte delle particelle di sporcizia rimuovendole con la massima efficienza.
Non è da sottovalutare il vantaggio rappresentato dalla possibilità di non utilizzare detergenti chimici potenzialmente nocivi per bambini o animali domestici, nonché persone di qualsiasi età che potrebbero manifestare intolleranze specifiche.
L’acqua non è tossica per nessun organismo vivente e per questo il suo impiego nei sistemi di pulizia è sempre più diffuso, anche in considerazione della sua reperibilità e del suo basso costo.
Gli apparecchi a vapore per uso professionale si sono sviluppati proprio a partire dalla rilevazione di tali vantaggi, per rispondere però a esigenze più ambiziose: senza troppa fatica gli sviluppatori hanno applicato le tecniche standard a macchinari più performanti e hanno ottenuto il mix perfetto tra semplicità e prestazioni.
Spesso, un utilizzo professionale presuppone la necessità di sanificare un ambiente, che potrebbe ad esempio essere un contesto sanitario ma anche una scuola o un edificio di lavoro di qualsiasi genere.
È noto come l’acqua, se assume determinati valori di temperatura e di pressione, sia in grado di uccidere la maggior parte dei germi patogeni presenti nell’ambiente, senza lasciare residui potenzialmente tossici come i più comuni battericidi, batteriostatici, antimicotici o antivirali.
In realtà i lavatappeti a vapore professionali, così come i modelli di base, sono configurati per spruzzare, miscelato all’acqua, anche un detergente a piacere: spesso si opta ad esempio per un programma di pulizia alternato che prevede fasi di sola acqua e fasi di disinfettante chimico, distribuite in base alle specifiche esigenze del periodo o anche semplicemente alla stagionalità.
Trattandosi di articoli destinati ad un utilizzo professionale, i prezzi dei lavatappeti professionali partono da non meno di 100 euro.
Questa è la soglia minima per garantire i requisiti di base, senza alcun optional, per ottenere comunque prestazioni di un certo livello.
Se le esigenze aumentano, parallelamente si assiste a un’inevitabile lievitazione anche del costo, infatti i modelli più performanti possono arrivare a 5mila-6mila euro.
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