Stai cercando le migliori lame per tagliaerba? Allora sei nel posto giusto!
In commercio esistono diverse tipologie di questi utensili. Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti le migliori lame per tagliaerba del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito invece trovi una lista completa di tutte le migliori lame tagliaerba presenti sul mercato:
Nella scelta di un tagliaerba, l’aspetto più importante da valutare è quello del suo sistema di lame, poiché in qualsiasi modello (con o senza motore), la resa finale dipende da come i fili d’erba vengono recisi.
Una lama che funziona bene garantisce uno sfalcio perfetto in poche passate, senza bisogno di dover intervenire più volte sulla stessa zona di prato: pertanto, le prestazioni di un simile sistema consentono di risparmiare sia tempo che fatica.
Dal punto di vista funzionale è possibile distinguere i tosaerba presenti sul mercato in tre categorie, che sono:
Il primo tipo, che di distingue per l’impiego di una sola lama, sono quelli più economici che però non offrono prestazioni di alto livello ma possono essere utilizzati su piccole estensioni di terreno oppure quando non è indispensabile rasare perfettamente evitando l’effetto riffing.
I modelli con doppia lama e ancor più quelli a tripla lama sono senza dubbio più funzionali poiché il taglio ottenuto è preciso, netto, efficace e permette di ottenere un manto erboso senza ondulazioni e dotato di estrema omogeneità.
Oltre a questa distinzione, le lama tagliaerba possono avere un aspetto piano oppure leggermente incurvato: in base a tali differenze è possibile ottenere tagli leggermente diversi, che tengono conto della lunghezza del manto erboso e del grado di umidità.
La scelta tra i vari modelli presenti sul mercato deve essere fatta essenzialmente in base al tipo di substrato che deve essere trattato; alcune lame infatti sono indicate unicamente per regolare l’altezza e a questo scopo possono garantire un taglio più netto oppure meno preciso.
Maggiore è l’ampiezza della lama, minore è il numero di passate che devono essere eseguite sul terreno, per cui quando l’esigenza è quella di rasare ampie estensioni di terreno, è sempre meglio optare per dispositivi grandi.
Nei casi in cui l’erba è frastagliata e il prato è irregolare, bisogna sostituire la lama del tosaerba che di solito riduce le sue prestazioni rendendo anche più rumoroso l’apparecchio.
È chiaro che a seconda della frequenza di impiego i coltelli si deteriorano più o meno rapidamente e richiedono pertanto una maggiore manutenzione che in alcuni casi può prevedere una vera e propria sostituzione.
Le lame difettose non solo tagliano il prato in maniera disomogenea, ma possono anche danneggiare se non addirittura rompere l’attrezzo.
Tenendo conto che l’acquisto di un nuovo tagliaerba è molto dispendioso, è indispensabile controllare regolarmente le condizioni dei coltelli, avendo cura di identificare allo stadio iniziale eventuali formazioni di ruggine che potrebbero distribuirsi su tutta la superficie.
Contrariamente a quanto si crede, le dimensioni e il numero di giri delle lame tagliaerba non sono strettamente collegati alle loro prestazioni, poiché un simile rapporto dipende sostanzialmente dal tipo di rasatura che si vuole effettuare.
I coltelli meno ampi sono ideali per superfici pianeggianti, senza dislivelli e con erba non particolarmente folta, infatti in questi casi le funzioni dell’apparecchio non sono particolarmente impegnative e quindi possono essere sufficienti lame di dimensioni medio/piccole.
La soluzione migliore può essere quella di servirsi di coltelli universali, il cui funzionamento si adatta volta per volta alle condizioni del manto erboso.
Si tratta di prodotti molto versatili, che associano una notevole robustezza a una larghezza considerevole e soprattutto a trattamenti antiruggine e di protezione contro l’umidità.
Il diametri del foro interno delle lame deve essere perfettamente identico a quello del supporto su cui vengono montate, poiché anche una minima variazione di pochi millimetri potrebbe rompere il tagliaerba.
Quando si sostituiscono lame vecchie con lame nuove, è necessario che la differenza tra la loro lunghezza non superi un centimetro, che viene considerato il limite massimo di tolleranza per evitare che il tagliaerba si blocchi.
Un parametro di grande importanza che si collega alle prestazioni delle lame tagliaerba è relativo alle dimensioni dell’elica che di solito corrispondono a 23 millimetri: questo valore è basilare poiché è proprio l’elica a controllare la rotazione delle lame e quindi la loro efficacia.
Lo spessore delle lame, che di solito è compreso tra 4 e 8 millimetri, incide notevolmente sul tipo di funzionamento dell’apparecchio, dato che quanto maggiore è lo spessore, tanto più elevato è il rischio di sfregamento con le parti contigue.
Per ridurre al minimo questo inconveniente, i migliori brand che producono rasaerba utilizzano sistemi ammortizzanti di ultima generazione in grado di mantenere separate le lame anche più spessorate.
La spaziatura delle aperture laterali gioca un ruolo importantissimo sulla rotazione delle lame: il suo valore, che viene conteggiato come distanza rispetto al centro, dovrebbe essere identico a quello del diametro del coltello.
In caso contrario la lama potrebbe diventare instabile limitando le prestazioni del tagliaerba.
In commercio esistono tre profili di lame, che sono:
La sostituzione delle lame tagliaerba rovinate non è un’operazione complessa poiché la maggior parte dei modelli disponibili prevede un meccanismo di inserimento a baionetta tramite cui con un semplice click è possibile staccare la lama vecchia inserendo quella nuova.
Alla fine di questa operazione bisogna poi attivare il sistema di sicurezza che consiste in un doppio aggancio al perno centrale: un simile intervento impedisce l’avviamento accidentale del tosaerba mentre è in corso la sostituzione delle lame.
Bisogna tenere presente che l’avvitamento procede in senso contrario alla rotazione della lama stessa.
Le lame per trattorino tagliaerba spesso diventano opache in seguito all’uso, e perdono l’affilatura poiché questi apparecchi vengono utilizzati su ampie distese di prato spesso in pendenza e con disomogeneità del terreno.
È quindi normale che il coltello perda affilatura diminuendo le sue prestazioni ed effettuando tagli meno netti e definiti, contribuendo all’insorgenza dello sgradevole effetto riffing.
Affinché il tosaerba funzioni correttamente, le sue lame devono essere adeguatamente bilanciate, soprattutto nei modelli rider in cui il numero delle lame è superiore rispetto a quelli tradizionali e il numero di giri di rotazione raggiunge livelli considerevoli.
In commercio esistono prodotti di ultima generazione, in grado di auto-bilanciarsi e che una volta montati si affilano da soli a contatto con il substrato.
L’uniformità dell’affilatura rappresenta il requisito fondamentale per bilanciare perfettamente il corpo macchina, e quindi la sicurezza dell’operatore.
Per misurare il livello dell’olio del tagliaerba bisogna aprire la porzione in cui è stata segnalata la carenza di olio per ripulirla con un semplice pezzo di carta, per poi riposizionarla.
Bisogna a questo punto verificare che il livello dell’olio si trovi tra il minimo e il massimo, previo alloggiamento del tagliaerba in posizione orizzontale, altrimenti si rischia di effettuare una misurazione non reale di questo importante parametro.
Il livello dell’olio infatti deve essere verificato costantemente, anche prima di ogni utilizzo, dato che un motore che lavora senza disponibilità di olio inevitabilmente si brucia.
Un’altra componente fondamentale è la candela di accensione, di solito presente in posizione anteriore, con una chiave da candele si può andare a svitare per estrarla ed effettuare le dovute verifiche.
Collegandola al cavo infatti, mediante un paio di pinze con i manici isolati dal passaggio di corrente, e tirando leggermente la corda di avviamento si dovrebbe valutare la scintilla generata tra i due elettrodi.
Se la scintilla è presente significa che la candela del tagliaerba è funzionante, viceversa in sua assenza si deve provvedere alla sua sostituzione.
Per acquistare il giusto modello, deve essere presa come punto di riferimento la scritta necessariamente presente in qualsiasi prodotto, sulla parte ceramica.
A questo punto, per un’adeguata manutenzione, si devono rimuovere eventuali scorie utilizzando una spazzola in metallo standard, nonché una semplice carta abrasiva per levigare le porzioni bruciate.
Il movimento corretto per smontare la lama di un tagliaerba consiste nella preventiva rimozione del sacco e nel successivo rialzamento della macchina verso l’alto, partendo sempre dal filtro.
Si procede esercitando una pressione lateralmente, mediante la quale è possibile, se desiderato, smontare la macchina oppure pulire la carcassa; è consigliabile effettuare tali operazioni servendosi di uno straccio.
Dopo avere capovolto il tagliaerba, per riuscire a rimuovere la lama la macchina deve sempre essere inclinata dalla parte opposta rispetto al tappo dell’olio, che deve rimanere alloggiato sulla parte superiore, allo scopo di evitare fuoriuscite di liquido.
Per smontare la lama esistono in realtà due opzioni: se si dispone una pistola percussione ad aria, non è necessario bloccare la lama in quanto si agisce direttamente sul perno sfruttando la forza dello strumento, oppure, avendo le classiche chiavi disponibili, si blocca la lama con uno spessore per poi imprimere una forza in senso contrario.
Durante queste manovre è indispensabile che l’operatore indossi dei guanti con un certo spessore per scongiurare il rischio di infortunarsi (le lame sono molto taglienti).
Una volta rimossa la lama dal tagliaerba, si può procedere alla sua affilatura, appoggiandola su un ripiano sicuro e solido.
Bisogna servirsi di una smerigliatrice ditata di disco abrasivo, per ripulire l’insieme della lama, per poi concentrarsi sull’affilatura del bordo e come ultimo step, effettuare un controllo del bilanciamento.
La ripulita superficiale da effettuare con la smerigliatrice richiede necessariamente i dispositivi di protezione individuale come guantoni, occhiali e cappello.
Proteggere gli occhi in particolare è fondamentale poiché durante queste procedure potrebbero liberarsi particelle più o meno microscopiche ma dotate di un’estrema velocità, che potrebbero colpire gli occhi con un “effetto proiettile“.
Anche le mani, per ovvie ragioni, devono essere difese dall’eventualità non troppo remota di subire dei tagli o delle abrasioni.
Una volta ripulita la lama, avendo l’accortezza di rimuovere il più possibile i residui di ruggine, che potrebbero interferire con le successive operazioni, si può mantenere la smerigliatrice oppure ci si può servire di una molla da banco.
L’affilatura dei taglienti della lama è un processo che richiede il mantenimento dello strumento utilizzato sempre della stessa angolazione, allo scopo di scongiurare il rischio di formazione di avvallamenti indesiderati.
Solitamente si inizia dalla porzione interna per proseguire verso l’esterno: in tal modo si riesce a imprimere l’inclinazione adeguata, nonché a rendere più omogeneo il risultato finale.
Un metodo piuttosto diffuso che può essere utile per verificare la corretta bilanciatura della lama è rappresentato dalla prova con il chiodo con un cavo elettrico avvolto.
Si procede passandolo sul foro dove viene fissata la lama, cioè in posizione centrale, assumendo un orientamento trasversale, per poi lasciare pendere la lama, cercando sempre di mantenerla più centrale possibile.
Se la lama è bilanciata, il suo allineamento non tende né verso destra né verso sinistra: in base a questo semplice test si può discriminare tra un risultato accettabile o inaccettabile.
Si può procedere a questo punto a rimontare la lama, così affilata, sul tagliaerba, avendo cura di non applicarla al contrario per evitare che durante la messa in funzione del tagliaerba, essa arrivi a toccare il terreno.
È particolarmente utile in tal senso segnalare la parte bassa e la parte alta con un’indicazione, nel momento in cui la lama viene smontata dal macchinario.
Se ci si dimentica questo passaggio preliminare, esiste comunque un metodo per discriminare le due porzioni della lama al momento del rimontaggio: ogni lama presente in commercio possiede un’incurvatura, più o meno marcata, sulla parte finale, che va sempre posizionata in alto.
Tirando la corda del tagliaerba leggermente si può osservare il senso di rotazione del perno dell’albero motore, e questo parametro è un prezioso punto di riferimento per rimontare la lama.
Una regola generale per qualsiasi tagliaerba infatti è rappresentata dal fatto che i taglienti devono trovarsi dalla stessa parte del verso di rotazione.
Prima di rimontare questo pezzo sulla macchina comunque è buona norma ricordarsi di lubrificare il bullone che mantiene in sede la lama, per evitare lo sviluppo di ruggine e di problemi quando si deve smontare nuovamente la lama per l’affilatura.
I prezzi di una lama tagliaerba vanno dai 5 euro ai 300 euro, con differenze di performance direttamente proporzionali alla cifra richiesta.
In generale comunque, se non si è esperti del settore è sempre meglio affidarsi a professionisti seri e preparati, che potranno orientarti nell’acquisto evitando il rischio di incorrere in prodotti magari costosi ma di scarsa qualità, oppure eccessivamente performanti rispetto alle proprie esigenze.
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