Stai cercando delle idropulitrici ad alta pressione potenti e pratiche? Allora sei nel posto giusto!
In commercio esistono diversi modelli per questo tipo di elettrodomestico, di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori idropulitrici ad alta pressione del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori idropulitrici alta pressione presenti sul mercato:
Un’idropulitrice ad alta pressione è un macchinario che sviluppa una pressione di lavaggio pari a 130 bar, erogando un certo volume in litri nell’unità di tempo, tipicamente 8 litri al minuto.
Per assicurare tali prestazioni, il motore dovrebbe possedere una potenza di almeno 1800 watt, e l’alimentazione in genere prevede un semplice allacciamento alla rete elettrica domestica.
Le dimensioni dell’apparecchio non dovrebbero essere eccessive in quanto l’igombro sterico limita la maneggevolezza e di conseguenza l’efficienza di utilizzo, di solito l’altezza si aggira intorno ai 70-80 centimetri, la larghezza ai 30 centimetri e lo spessore può aggirarsi sui 35 centimetri al massimo.
Il peso dell’idropulitrice non supera in genere gli 8-10 kg, e anche questo è un parametro importante da considerare per un’agevole manipolazione del dispositivo.
Una caratteristica da considerare al momento dell’acquisto di un simile elettrodomestico è rappresentata dalla lunghezza del tubo ad alta pressione, che dovrebbe corrispondere in media a 5 metri, così come quella del cavo elettrico.
Bisognerebbe accertarsi anche se il modello che si sta per comprare sia dotato di avvolgitubo, un elemento che può differenziare notevolmente le condizioni di utilizzo, rendendole migliori se presente.
Il sistema delle ruote, sempre più perfezionato nelle nuove generazioni di idropulitrici, dovrebbe consentire un’adeguata movimentazione nello spazio, senza limitazioni di alcun genere, visto che la libertà di direzionamento durante le operazioni di pulizia è un requisito essenziale per il risultato finale del lavoro.
Durante la valutazione dei diversi modelli si considera che il macchinario, per un’ottimale performance, dovrebbe offrire la stessa facilità di spostamento di un trolley da viaggio, e per raggiungere questo obiettivo devono essere accuratamente progettate e fabbricate le ruote.
Un’idropulitrice ad alta pressione deve essere scelta con particolare attenzione per evitare di causare danni ad alcuni tipi di superfici particolarmente delicate come pavimenti esterni, facciate, auto, balconi e terrazze.
Su simili substrati è possibile che il getto d’acqua spruzzato con una pressione troppo alta asporti la protezione superficiale favorendo la formazione di crepe e fessure, soprattutto sull’intonaco.
Per questi apparecchi è necessario valutare molto bene anche l’impiego dei detergenti, che potrebbero risultare corrosivi in seguito alla violenta emissione.
Un’idropulitrice professionale ad alta pressione è un elettrodomestico molto potente, in grado di svolgere funzioni altamente specializzate su qualsiasi tipo di superficie e su ogni tipologia di sporcizia.
La sua portata, che indica il numero di litri emessi nell’unità di tempo, consente di pulire zone più o meno ampie a seconda del tipo di ugello distributore montato sul tubo erogatore.
Maggiore è la portata e la potenza con cui il getto viene emesso, migliore è la resa finale e minore è il tempo impiegato.
Questi modelli sono quasi sempre di tipo termico, in quanto il loro corpo motore fornisce potenza, portata e pressione adeguate allo specifico utilizzo.
Simili apparecchiature vengono quasi sempre caricate con acqua calda, un’opzione che velocizza molto i tempi di pulizia, facilitando anche il trattamento dello sporco ostinato.
Il motore, che ha una potenza sempre superiore a 1500 watt, funziona calibrando l’assorbimento energetico, che viene sfruttato al meglio grazie a specifici circuiti auto-rigeneranti.
Le idropulitrici termiche professionali sono fornite di componentistica meccanica che consuma carburante in quanto i motori montati sono assai potenti e funzionano analogamente a quelli delle auto.
Questa caratteristica presuppone una costante e attenta manutenzione al sistema filtrante, alle candele e allo scarico, per impedire che detriti e sporcizia possano provocare malfunzionamenti.
Pur essendo elettrodomestici pesanti e piuttosto rumorosi, queste idropulitrici professionali sono state progettate per eliminare lo sporco più difficile, che normalmente dovrebbe essere trattato a mano con grande fatica e impiegando molto tempo.
Il loro utilizzo principale è limitato al settore agricolo e industriale, oltre a quello edile e delle collettività, contesti in cui è necessario pulire superfici molto estese ed estremamente sporche.
Le idropulitrici ad alta pressione professionali possono essere alimentate anche da un motore elettrico: in questo caso l’apparecchio mostra dimensioni più contenute, un peso minore e un’ottima maneggevolezza.
Il loro utilizzo è ideale per uso domestico e per ambienti esterni: pur avendo una pressione e una portata inferiore, sono modelli comodissimi da manovrare e richiedono una manutenzione minima, limitata alla sola pulizia del filtro e al rimessaggio invernale.
La loro potenza, che è compresa tra 1000 e 4000 watt, garantisce prestazioni adeguate alla pulizia di ambienti non particolarmente estesi ma molto sporchi, non soltanto con detriti solidi ma anche liquidi e grassi.
Esistono diversi tipi di pompa, le cui caratteristiche dipendono dal tipo di impiego:
I modelli professionali di idropulitrici ad alta pressione sono normalmente dotati di un kit completo di accessori, tra cui:
Tenendo conto del tipo di lavoro svolto dall’idropulitrice ad alta pressione, è facile capire che si verifica spesso la necessità di sostituire alcuni pezzi sottoposti a maggiore usura come sacche, guarnizioni e raccordi.
I prodotti di migliore qualità garantiscono una buona disponibilità dei pezzi di ricambio originali, garantita dal servizio di assistenza post-vendita, direttamente connesso al marchio di riferimento.
Sarebbe buona norma scegliere modelli di fascia medio/alta, poiché questi apparecchi sono sottoposti a forze molto elevate e quindi devono garantire un’ottima sicurezza.
L’alta pressione sviluppata all’interno del corpo macchina, oltre ad aumentare la tensione di attrito interna, può influenzare negativamente la forza del getto idrico.
Per evitare rischi del genere è consigliabile orientarsi verso modelli potenti ma con una portata non troppo alta, in modo tale che l’acqua spruzzata non abbia una forza dirompente.
Per mantenere funzionante a lungo un simile dispositivo, è indispensabile svuotarlo quando si ha in previsione un periodo di inattività, mantenendolo al riparo dalle basse temperature che potrebbero causare la rottura delle guarnizioni.
Con il freddo, l’acqua potrebbe gelare aumentando il volume e causando rotture anche a livello della componentistica di raccordo.
Chi si serve di prolunghe montate sul tubo erogatore, può notare una perdita di pressione che dipende dall’aumento di superficie che l’acqua deve percorrere prima di fuoriuscire.
Si tratta di un fenomeno assolutamente normale, che in alcuni casi si rivela utile per evitare un impatto troppo invasivo con la superficie da pulire.
Le idropulitrici ad acqua calda sono considerate il supporto perfetto per lavori di pulizia su superfici difficili: proprio per questo il loro impiego non è consigliato per pavimenti in legno, marmo, cotto oppure sull’intonaco esterno delle facciate.
Inoltre se il caricamento con acqua calda non presuppone la presenza di un efficace sistema filtrante, l’acqua potrebbe causare depositi calcarei a livello degli ugelli, che nel tempo si romperebbero.
I modelli termici sono piuttosto rumorosi, in quanto la maggiore potenza prodotta da un motore a scoppio implica una più alta emissione di decibel, pertanto è consigliabile che l’operatore indossi cuffie anti-rumore, in grado di isolare acusticamente l’apparato uditivo.
In caso di utilizzo prolungato, bisogna sempre intervallare le fasi di attività con quelle di sosta, per non surriscaldare il motore che potrebbe entrare in blocco.
È necessario orientarsi verso modelli forniti di filtri chimici che rappresentano un supporto utilissimo per evitare il deterioramento degli erogatori.
Il funzionamento della pompa ad alta pressione dell’idropulitrice è collegato alla potenza del motore: quando infatti viene azionata la pistola della lancia, l’acqua entra immediatamente nella pompa, che la porta al valore di pressione di servizio per poi spingerla nel tubo da cui fuoriesce.
La potenza del getto dipende appunto dalla pressione esercitata dalla pompa, un valore controllato dal pressostato.
Il pressostato, che è il componente principale della pompa, consiste in una valvola il cui funzionamento è bifasico: aperto o chiuso.
Nel primo caso (apertura) il passaggio dell’acqua è consentito anche ad elevati valori pressori, per effettuare le normali operazioni di pulizia; nel secondo caso (chiusura), la pressione diminuisce e quindi la valvola si chiude interrompendo il getto idrico.
La pompa funziona secondo questo schema sia in presenza di acqua fredda che calda.
Le macchine ad acqua fredda, che vengono caricate con acqua non riscaldata, non sono fornite neppure di caldaia interna, per cui risultano più leggere e maneggevoli, anche se molto efficaci.
Le idropulitrici ad acqua calda sono apparecchiature fornite di un boiler a serpentina, in grado di aumentare le condizioni termiche dell’acqua in poco tempo e parallelamente all’aumento di pressione.
La caldaia deve surriscaldare l’acqua fino a 150 gradi prima di mandarla alla pompa, che la mette quindi sotto pressione.
Entrambi i modelli sono completati con una vaschetta per detergente, da riempire soltanto in presenza di sporco particolarmente ostinato e incrostato.
Per garantire una funzionalità della pompa durevole nel tempo, è necessario effettuare periodicamente opere di manutenzione, poiché la componentistica meccanica di questo dispositivo è sottoposta a notevoli forze di attrito, responsabili della sua progressiva usura.
Le idropulitrici ad alta pressione a benzina sono alimentate da un motore a scoppio (termico) molto simile a quello delle automobili, le cui prestazioni sono senza dubbio molto buone.
Gli unici inconvenienti di questi apparecchi sono la pesantezza e la rumorosità, dato che il loro meccanismo d’azione prevede l’intervento di un motore a quattro tempi con cilindri, pistoni e camere di decompressione.
Esiste un ben definito rapporto tra la potenza sviluppata da questi motori a benzina e la loro alimentazione, poiché maggiore è l’assorbimento di energia esercitata dal motore, più alto è il consumo.
Questo parametro deve essere considerato attentamente da chi sta per acquistare un’idropulitrice termica poiché in alcuni casi (ad esempio quando l’impiego è saltuario) potrebbe essere sconveniente.
Elettrodomestici del genere sono indicati per usi industriali, in aziende agricole oppure nei cantieri edili, dove le esigenze di pulizia sono nettamente superiori al normale.
In condizioni di questo tipo gli operatori possono disporre di attrezzi estremamente validi e performanti ma più rumorosi e pesanti.
Il valore di 300 bar è un indice di alta pressione a cui l’idropulitrice riesce a funzionare soltanto se supportata da un motore adeguatamente potente.
Simili dispositivi sono considerati tra i più versatili attualmente disponibili, poiché garantiscono prestazioni di ottimo livello pur avendo dimensioni contenute, un peso non eccessivo e una notevole maneggevolezza.
La pressione sviluppata dal motore di queste idropulitrici rappresenta un indice ben bilanciato per non generare getti d’acqua troppo violenti, che potrebbero deteriorare le superfici trattate.
Grazie a un buon equilibrio tra potenza del motore e pressione erogata, l’apparcchio può essere utilizzato senza alcun rischio, su qualsiasi superficie, garantendo comunque l’eliminazione di sporcizia ostinata e difficile con tempistiche molto rapide.
Le idropulitrici ad alta pressione sono considerate top di gamma tra i modelli di questi elettrodomestici poiché le loro prestazioni sono nettamente superiori a quelle per uso domestico.
Il costo base parte da 130-180 euro, fino ad arrivare a oltre 600 euro, per gli apparecchi professionali ad acqua calda.
Un buon compromesso per chi non necessita di performance particolarmente perfezionate è costituito da idropulitrici da 250-300 euro, modelli che garantiscono una resa ottimale, una buona maneggevolezza e un’ampia disponibilità di accessori.
Il fattore discriminante nella scelta di un’idropulitrice ad alta pressione è il tipo di utilizzo che si intende fare, poiché per uso domestico è sufficiente orientarsi verso apparecchi di prezzo inferiore a 200 euro, mentre per un impiego continuativo su ampie planimetrie oppure in contesti estremamente difficili, è consigliabile optare per elettrodomestici da almeno 350-400 euro.
Il blog per confrontare i migliori aspirapolvere in modo facile e veloce